Si è tenuto il previsto incontro al MISE con il Capo dipartimento Dr. Senni, con il Direttore Generale Dott.ssa Romano e con una delegazione sindacale. L’incontro, come si ricorderà, era stato fissato a seguito del presidio dei lavoratori e delle lavoratrici ENEA dello scorso 18 Luglio, per chiedere l’uscita dal commissariamento e per contrastare la spending review sulle attività di ricerca, la quale anch'essa finisce per influire negativamente anche in relazione al riordino dell’ENEA, tema discusso oggi.
La delegazione del Ministero vigilante, che in questo processo deve interloquire con altri soggetti ed in particolare con il MIUR, non si è sbilanciata nel riferire le ipotesi specifiche in corso di valutazione, pur confermando l’avvio del processo di ridefinizione del riordino dell’Ente, a partire dalla predisposizione del noto DPCM di riordino previsto dalla L 99/2009, richiesto e sollecitato a gran voce anche dalle ultime mobilitazioni.
Da parte della FLC CGIL è stato sottolineato che il processo di riordino non può che avvenire in tempi rapidi e che l’iter di emanazione del decreto deve stare nei tempi previsti dall’attuale proroga di commissariamento. Non sono mancati, in questo senso, rilievi critici alla gestione commissariale, ritenuta ormai un fattore di divisione del personale e di ostacolo per il rilancio dell’Ente. È stato sollecitato un intervento dello stesso Ministro per l’emanazione urgente dell’ormai famigerato decreto DPCM assunzionale sul turn over 2009 e 2010.
Alla luce delle comunicazioni avute, dalle quali emergono che gli impegni assunti sono stati sino ad oggi disattesi, la FLC CGIL ritiene che tutte le iniziative di mobilitazione messe in campo sino ad oggi debbano restare in piedi, prevedendo sin da ora la proclamazione dello stato di agitazione alla ripresa del mese di Settembre. Questo anche in chiave di spending review che può ripercuotersi negativamente sull’Ente. L’obiettivo cardine rimane ancora la riqualificazione del ruolo dell'Ente nell’ambito della ricerca pubblica, la rivendicazione di una ‘governance’ e di strumenti organizzativi simili agli altri enti di ricerca, sia di un ruolo attivo anche del MIUR nella programmazione.
Si tratta di mettere in condizione l’ente di operare pienamente e al meglio, di collaborare attivamente con gli altri interlocutori esterni del settore e favorire l'accesso alle risorse possibili, comprese quelle destinate dal MIUR, agli ambiti scientifici dell'ENEA. Occorre superare la frammentazione estrema delle unità interne, liberare il ruolo e le funzioni dei centri di ricerca dalle pastoie burocratiche in cui sono stati ingabbiati da un apparato elefantiaco qual è la struttura di comando che si è andata consolidando con la gestione commissariale, favorire la selezione di una classe dirigente con metodi trasparenti, improntati alla valorizzazione del merito scientifico.