Abbiamo oggi notizia della commissariale n. 60/2010 del 11 febbraio e riteniamo opportuno commentarla criticamente.
La disposizione ha come oggetto le nomine ENEA negli organi del Consorzio TRAIN.
Di questi 5 nominati, solo due sono ENEA, gli altri 3 sono esterni, quest’ultimi designati rispettivamente: Amministratore Delegato, Presidente del Comitato Scientifico e membro del CDA.
Ai due dipendenti ENEA nominati sono rimasti in assegnazione incarichi di membro del CdA e membro del Comitato scientifico.
I dati:
ENEA è l’unico istituto pubblico di ricerca nel consorzio TRAIN.
L’ENEA ha il 44,67% delle azioni del Consorzio TRAIN.
La sede del Consorzio TRAIN è dentro la nostra sede di Rotondella.
In sintesi: il socio di maggioranza relativa abdica agli incarichi di responsabilità, Amministratore Delegato e Presidente del Comitato scientifico, si pone in minoranza totale negli organi, si etero-rappresenta, affidandosi a “competenze” esterne (particolarmente significativa l’abdicazione al ruolo di direzione scientifica!), e visti i tempi, inserendo qualche elemento di preoccupazione per eventuali conflitti di interessi, si assume comunque la responsabilità dell’intero consorzio, ospitandone la sede in un suo centro.
Se questa è la “politica di rilancio dell’ENEA del commissario straordinario”, e se questo è “il ruolo di AGENZIA” da svolgere, la nostra preoccupazione, già espressa su altri eventi e sulla legge di scioglimento, non solo si rivela esatta, ma aumenta fortemente.
Ribadiamo che:
il Personale ENEA va utilizzato e valorizzato, anche nelle partecipate;
il Ruolo dell’ENEA va ricostruito, non affidato a terzi;
la Missione dell’ENEA rimane quella di fare “ricerca e innovazione” e come tale deve “guidare” i processi, non semplicemente portare la borsa ad altri;
il commissario deve spiegare perché sia stato necessario ricorrere alla designazione di esterni.
Vi terremo informati sugli sviluppi della situazione.
Roma, 2 marzo 2010