Dopo una faticosa attesa durata otto mesi e mezzo, attraversata dalla pesante fase di chiusura del Paese per pandemia della scorsa primavera, si è arrivati alla fine del tunnel della certificazione dell’Ipotesi di Accordo, dopo le ulteriori modifiche apportate recentemente al testo dell’ipotesi, condivise al tavolo con le sigle sindacali. A questo punto quanto prima saranno erogati gli arretrati che spettano alle lavoratrici e ai lavoratori dell’ENEA, a partire dalla produttività per gli anni 216, 2017, 2018 e 2019, fra cui sono previste anche le quote premiali soggette alla valutazione.
Si procederà conseguentemente all’applicazione degli artt. 53 e 54 con l’intento di rispettare l’obbiettivo che ci si era dato di completare le procedure entro quest’anno al fine di consentire le decorrenze dei passaggi al 1° gennaio 2020. Sul tema della valorizzazione del personale, va ricordato anche che è in corso la approvazione del piano di fabbisogno 2020-2022, dove si prevede l’applicazione delle procedure interne di cui all’art. 15, riservate ai ricercatori e tecnologi in servizio, come da intesa sottoscritta con la delegazione. Insomma, sulla valorizzazione del personale si tratta di risultati importanti dopo anni di blocco delle carriere.
Sempre lo stesso giorno si procederà alla sigla di altri due accordi, uno sulla costituzione dei Fondi da destinare ai Benefici Assistenziali e l’altro relativo alla revisione dei criteri per la loro erogazione, e di un verbale d’intesa relativo ai criteri per le procedure di cui agli artt. 53 e 54.
Venerdì 30 ottobre le Organizzazioni Sindacali sono state convocate per la sottoscrizione del CCI ENEA 2016-2018.
Brevemente su altri aspetti salienti dell’accordo:
Nei prossimi giorni daremo conto del cronoprogramma sulle applicazioni del CCI che aggiorneremo alla luce della sua sottoscrizione e dello stato di avanzamento dei vari tavoli tecnici sin qui aperti informalmente con l’amministrazione, e procederemo ad una lettura più dettagliata dei vari istituti contrattuali previsti.
Nella riunione si è inoltre proseguito nella trattazione delle linee guida sull’applicazione del Lavoro Agile in ENEA alla luce del nuovo Decreto ministeriale della Dadone e dell’evoluzione della situazione pandemica. Il documento dovrebbe, finalmente, garantire un’applicazione omogenea del LAG da parte dei vari Direttori e anche di consentire un incremento della percentuale di lavoro agile oltre il 50%, oltre il 70% e fino al 100%, in funzione seconda delle sedi ENEA di lavoro e della situazione epidemica delle regioni in cui queste sono collocate.