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ENEA: contrattazione, FLC CGIL e ANPRI abbandonano la trattativa

Rottura con l'Ente su code contrattuali e indennità di responsabilità per la struttura commissariale. Si profila un "accordicchio" separato.

06/04/2012
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Grave strappo da parte del Commissario e della delegazione dell'ENEA che, a causa di un atteggiamento rigido e ingiustificato, rompono un percorso che dalla firma del CCI sulle tabelle d'equiparazione era stato condiviso da FLC CGIL, FIR CISL e ANPRI, alle quali si era aggiunta tardivamente la UIL RUA, aprendo ad un accordo (o meglio "accordicchio") separato con la sola firma di Cisl e Uil, per quello che doveva essere l'atto conclusivo del lungo percorso avviato il 18 dicembre 2010, di inserimento dell'ENEA nel comparto della Ricerca.

La protervia con cui l‘ENEA ha voluto forzare il tavolo, impedendo anche che vi fossero ulteriori approfondimenti sulle questioni di merito, è indicativa della debolezza del Commissario che, evidentemente a corto di credibilità (vista anche l'assenza dei ministri Passera e Profumo all'iniziativa seminariale sulla fusione nucleare tenutasi la mattina del 5 aprile all'ENEA), visti i tagli subiti dall'ENEA e l'ingiustificato protrarsi dell'incarico ricevuto, non riesce a realizzare il riordino previsto e può solo offrire l'accordicchio raggiunto ieri sera.

Le ragioni del nostro dissenso sono contenute nel comunicato congiunto emesso dalle delegazioni di FLC CGIL e ANPRI, ma hanno sostanzialmente tre titoli:

  • nessuna novità su quanto già pattuito nell'accordo del 18 luglio 2011, salvo la "sistematizzazione" dei conti, che però in definitiva ha peggiorato le condizioni di quell'accordo sui residui e l'utilizzo delle risorse già destinate all'indennità di sede disagiata;
  • si tradisce lo spirito dell'accordo di luglio 2011 che aveva previsto la rideterminazione delle risorse al 31/12/2010, per cogliere l'ultimo momento possibile per operazioni contrattuali che avrebbero potuto/dovuto migliorare gli effetti delle tabelle d'equiparazione, almeno per i ricercatori e tecnologi. Quello sarebbe stato l'ultimo giorno utile prima del blocco contrattuale e delle carriere previsto dalla L 122/2010, mentre si è deciso quindi di passare subito al fondo per il 2011 e del 2012, mettendo così la parola tombale su qualunque altro istituto contrattuale possibile e sulle questioni irrisolte emerse nel corso della trattativa, come le anomale permanenze, le carriere, gli anticipi di fascia, il rateo maturato alla data del 30/12/2010;
  • tutto questo è il prezzo pagato sull'altare della previsione di Indennità di responsabilità di struttura di particolare rilievo tecnico scientifico, in quantità industriali per un costo superiore al 1,5 mln di €, che la delegazione ha voluto a tutti i costi inserire nella trattativa. Una decisione inaccettabile per noi perché si tratta di una struttura organizzativa ridondante, riprodottasi impropriamente in questi mesi ad immagine del Commissario, ingiustificata e che non ha eguali in nessun altro ente di ricerca. Una struttura che si è deciso di "incensare" con laute indennità di responsabilità, che avranno costi esorbitanti per le casse dell'Enea (nulla da dire al riguardo da parte del collegio dei revisori….?) in un momento difficile per tutti e di tagli insopportabili, e che rischia di "congelare" per gli anni a venire qualunque ipotesi di riforma dell'ENEA. Non siamo mai stati contrari a remunerare tali indennità, siamo stai peraltro quelli che nella fatidica notte del 18 dicembre 2010 suggerirono lo strumento contrattuale per remunerare le posizioni di responsabilità tecnico scientifiche, ma una struttura di oltre 340 posizioni non è assolutamente giustificabile per un EPR.

Tutto ciò ci convince che sia giunto il momento di chiedere con forza al ministro responsabile il superamento della fase commissariale dell'ENEA, che ormai si protrae da tempo immemorabile, e di chiedere il rilancio dell'Ente a partire dall'attuazione del decreto di riordino. È urgente RICOSTRUIRE L'ENEA, per questo lanciamo una manifestazione nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico da tenersi nelle prossime settimane.
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Comunicato sindacale
FLC CGIL - ANPRI CIDA

ROTTURA DELLA TRATTATIVA ALL'ENEA: FLC CGIL E ANPRI ABBANDONANO IL TAVOLO

La FLC CGIL e l'ANPRI CIDA abbandonano il tavolo di trattativa a causa di un atteggiamento arrogante e ingiustificato della delegazione dell'Ente e del Commissario Lelli.

L'obiettivo ottuso perseguito dall'ENEA di erogare oltre 1,5 mln di € annuo per le indennità di responsabilità rischia di congelare una struttura organizzativa gestionale assolutamente ingiustificata e ridondante, oltre che di dubbia legittimità , con più di 300 posizioni di responsabilità a cui si aggiungeranno ulteriori 35 posizioni dirigenziali che saranno a carico delle risorse per il trattamento accessorio dei livelli I-III, ingiustificata per qualsiasi ente di ricerca, invece di utilizzare le risorse disponibili a vantaggio di tutti i ricercatori e tecnologi (certamente il personale meno premiato dall'applicazione del CCI).

L'assoluta indisponibilità ad applicare ulteriori istituti contrattuali destinabili a tutti i ricercatori e tecnologi, come l'anticipo di fascia stipendiale ai sensi dell'ex-art- 8 del CCNL 2006-09, o ulteriori posizioni per l'applicazione dell'art. 15 (passaggi di livello per anomale permanenze), o incrementi ulteriori dell'Indennità di Oneri Specifici in aggiunta all'una tantum già prevista e accantonata, sacrifica la possibilità di raggiungere un accordo complessivo sulle code del Contratto Integrativo 24/6/2011 con 2 delle OO.SS. firmatarie. Si tratta di uno strappo grave, che estromette CGIL e ANPRI da un percorso condiviso che a partire da dicembre 2010 ha permesso di applicare il CCNL EPR anche all'ENEA. Il comportamento dell'ENEA a nostro avviso è tutto teso a precostituire una struttura, peraltro provvisoria, e una "dirigenza" ridondante e pletorica che nulla hanno a che vedere con il contratto della Ricerca, che rischia di ipotecare i contenuti del decreto di riordino dell'ENEA, che dovrebbe essere emanato entro settembre del 2012, e pregiudicare il suo rilancio come ente di ricerca.

Abbiamo chiesto alla delegazione un rinvio della discussione, vista la delicatezza degli argomenti e la necessità di ulteriori approfondimenti, per consentire l'accoglimento di alcune nostre richieste, ma la risposta della delegazione è stata negativa. Tale rigidità sarebbe stata attribuita alle difficoltà di rapporti con il Collegio dei Revisori dei Conti e alla sua indisponibilità a qualsiasi cambiamento, ritenendo chiuso il pacchetto relativo alla costituzione dei fondi accessori e al loro utilizzo. Un atteggiamento inaccettabile per le scriventi OO.SS., che trattano con la delegazione trattante e non con il Collegio dei Revisori: sfuma in questo modo la possibilità di migliorare la costituzione dei fondi, di rendere disponibili ulteriori risorse per il personale, finanziare l'anticipo fascia stipendiale per ricercatori e tecnologi. Infine, non si prevede nessun passo avanti nell'applicazione degli artt. 15, 53 e 54 definiti già nell'accordo di luglio 2011, che è bene precisare, non necessitano di nessun ulteriore accordo.

Riteniamo grave la scelta dell'ENEA di proseguire la trattativa senza due delle OO.SS. firmatarie del CCI, che indica la debolezza della gestione commissariale e la necessità del suo superamento. Tutto ciò richiede la necessità dell'emanazione del decreto di riordino, per il rilancio dell'ENEA come Ente di Ricerca e a tal fine saranno assunte le iniziative di mobilitazione con il personale, prevedendo sin da ora una manifestazione nazionale presso il MISE.

Roma, 5 aprile 2012

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