Mercoledì 14 maggio 2014 si è aperto il previsto confronto sui fondi dell’accessorio per le politiche del personale degli anni 2012, 2013, 2014. L’Enea ha presentato dei prospetti per le varie annualità per la prevista trattativa. Con la determinazione dei fondi si individuano gli importi per il salario accessorio e i residui che non sono stati impiegati, quindi quelli utilizzabili come salario di produttività (ex premi), sui quali si dovrà raggiungere l’accordo di contrattazione integrativa per la loro erogazione.
Al momento è iniziata una interlocuzione con le OO.SS. per meglio capire i criteri utilizzati e le singole voci dei riporti contabili. La discussione continuerà il 21 maggio alle ore 14 e 30. Una volta chiarito il quadro dei fondi si passerà al confronto sulla ripartizione della produttività. Al momento si ipotizza un importo complessivo di 3 milioni e 700 mila. 2 milioni e 500 per i R/T del I/III livello e 1 milione e 200 mila per i IV/VIII.
Ancor prima di parlare di criteri, che l’Enea ha già prospettato come una ripartizione non a “pioggia” ( da interpretare come il desiderio nostalgico di un ritorno alle “vecchie tradizioni” delle valutazioni individuali). Le OO.SS hanno sottolineato che le ripartizioni dovranno essere differenziate per le diverse annualità (evitando una sola erogazione nel triennio) per consentire una ripartizione più equa. Siamo per giunta in una situazione di blocco salariale da quattro anni. Occorre cambiare metodo di lavoro e capire che per erogare il salario accessorio di produttività (una tantum) non si può più riproporre il vecchio sconcertante metodo utilizzato in Enea della “crocetta” che andava posizionata sic e simpliciter ad uno dei due importi erogabili per i singoli dipendenti. Capire che l’organizzazione del lavoro in un ente di ricerca non è come quella di un ministero; infatti si opera su progetti, rendicontazioni, ecc. (peraltro stiamo parlando di produttività e non di mera professionalità che prevede altre tipologia selettive). Una peculiarità, per intenderci, che riguarda anche il personale gestionale che a nostro parere, in contrapposizione all'attuale vertice burocratico dell’ente, dovrebbe essere impostato come strettamente funzionale alle attività e agli obiettivi tecnico scientifici da realizzare, come era persino nella prima Enea degli anni 80. Quindi la metodologia dell’elenco dei buoni e cattivi alla lavagna non può essere considerata come valutazione, soprattutto se vi sono per giunta molti insegnanti con titoli professionali solo politico-sindacali e che hanno acquisito la responsabilità ricoperta senza procedure concorsuali e trasparenti.
In conclusione la trattativa sulla produttività per gli anni 2012, 2013 e 2014 è appena all’inizio, vedremo come evolverà, cosa di cui certamente terremo informati i lavoratori.
Nella stessa riunione del 14 con riferimento a tutti i provvedimenti ancora in ballo si è avuto una ulteriore conferma di un dato ormai divenuto opinione diffusa e cioè di una doppia velocità con cui ente affronta le cose, a seconda se ci si occupi di problematiche dei lavoratori o di quelle del vertice, una caratteristica negativa che la FLC denuncia sin dal 2012. Basta ricordare quando si perdevano per strada istituti contrattuali come l’anticipo di fascia, mentre con un solo mese, in quattro e quattr’otto, in gran sordina e con l’assenso dell’ufficio legale, si consolidava una struttura monstre e il suo sistema di deleghe, inventato all’uopo come una pezza giustificativa per la prova di forza che si compiva, in assenza anche di uno straccio minimo di procedure selettive, in contrasto con gli indirizzi di politica generale, confermando un modo di procedere arbitrario e fiduciario a da parte di una sola persona al comando. Come se un Preside di una facoltà nominasse da solo tutti i Professori, tutti gli associati, tutti i ricercatori. Neanche nella famosa Repubblica delle Banane sarebbero più possibili cose del genere!
A conferma di quanto detto:
1) il contratto Omnibus firmato da più di due mesi (anticipo di fascia, conto terzi, turni, Bruxelles, missioni) è addirittura fermo in quanto deve essere ancora vagliato dai superproduttivi revisori dei conti!
2) Non c’è traccia alcun dell'una tantum forfetaria del conto terzi 2014, che si era convenuta per quest’anno prima dell’entrata a regime dell’accordo nel 2015. Anzi, da fonti si viene a sapere che l’amministratore Enea sarebbe propenso a segnalare l’assenza di ogni risorsa disponibile in proposito (pur con 100 milioni di entrate aggiuntive al fondo ordinario!). Bene, quindi, ha fatto la FLC CGIL a porre la richiesta pregiudiziale di una percentuale fissa e preventiva per la firma del contratto integrativo, resistendo, sostanzialmente da sola, al meno vantaggioso criterio dell’avanzo di gestione, come proposto fino all’ultimo momento dall’amministrazione.
3) Le procedure concorsuali articolo 54 per i livelli IV –VIII dovevano partire già a febbraio, mentre ora ci si assicura nuovamente che partiranno entro il mese. Inoltre, hanno garantito un miglioramento della procedura informatica considerato che vi sono stati 13 casi di errori nelle procedure dell’articolo 53 (gradoni/posizioni economiche di livello). In proposito ci è stato comunicato che risultano 225 dipendenti partecipanti. 12 aventi diritto non hanno presentato la domanda. Vi è un caso di giudizio di inidoneità dal parte di un responsabile. L’applicazione dell’art. 15 ancora langue e solo a seguire sarà applicata. Per la FLC CGIL non appare comprensibile un ritardo ulteriore di questa applicazione contrattuale.
4) Telelavoro. Anche qui siamo sempre ad un passo dall’emanazione della circolare conclusiva. Tuttavia sono state accettate solo 34 domande. Un’altra trentina sono state scartate e su questo ci aspettiamo dinieghi motivati. Si dovrà capire come rendere possibili eventuali ricorsi. Tuttavia si deve prendere atto che l’istituto del telelavoro in fase di avvio vede una partecipazione inferiore alle attese. Limitare ai soli casi di difficoltà personali o familiare non era lo spirito originario per il quale è stato istituito il telelavoro, appunto come strumento anche di innovazione dell’organizzazione del lavoro.
5) Aggiornamento fasce stipendiali al 2014. Dopo gli enormi ritardi (parecchi mesi, cioè diversi anni) ci si aspettava una rapida procedura per quest’anno. Adesso viene assicurato l’aggiornamento entro una mesata.
6) Articolo 52 del CCNL 21 febbraio 2002 che prevede la mobilità tra profili a parità di livello. Si ricorda che l’articolo 22 del CCNL 2006-2009 indica “Le procedure previste nel presente articolo sono attivate dagli Enti con cadenza annuale e con effetti decorrenti al 31 dicembre dell’anno di svolgimento”. È vero che la procedura è stata attivata nel 2011 con consistente recettività e che si presume quindi non abbia al momento rilevanti numeri, ma è pur sempre un articolo contrattuale che deve essere contemplato, soprattutto perché, pur non avendo impatto economico, si rapporta alla dotazione organica che appunto l’Enea si appresta a chiederne un rimodulazione.
Per finire andiamo alla notizia grave sulla quale occorrerà comunque ritornare. L’Enea ha comunicato che intende tenere conto delle osservazioni critiche ricevute sull’utilizzo delle graduatorie esistenti e ha proceduto, durante il ponte, alla richiesta di autorizzazione ad assumere per 9 Cam, 14 ricercatori, 1 tecnologo. Si tratta di un atto incomprensibile, che manifesta un modo contraddittorio di procedere dell’Enea che, a fronte anche della contrarietà della maggioranza del tavolo, ha modificato in corso d’opera criteri formalizzati in precedenza alle unità e alle OO.SS in sede di informazione preventiva sui criteri assunzionali. I nuovi criteri danneggiano le unità e i precari, sono chiaramente ispirati da criteri di favoritismo. Non si è voluto utilizzare il doppio canale di reclutamento per dare possibilità agli esclusi dalle graduatorie e in relazione ai nuovi criteri di assunzione dei tempi determinati. Quindi da una quota di coinvolgimento possibile di precari già formati in Enea ipotizzata al 75%, si è scesi a quella minima del 50%. Col nuovo strappo personalizzato si scende a nemmeno il 40% di precari interessati.
Sono state stracciate, senza spiegazioni plausibili perché quelle ipotizzate sono risultate infondate e quindi strumentali, le previste graduatorie del 2007 e in questo modo perdono il posto almeno 7 precari in prima posizione per premiare un’unica graduatoria di Cam, che si fa scorrere fino addirittura al decimo posto (!).
Non c’è traccia di tecnici, perché i laboratori vanno svuotati secondo la rispolverata concezione dell’agenzia del Commissario, tutta marketing e consulenza. Restano a bocca asciutta le unità che avevano chiesto precari storici, tutto a vantaggio delle unità di gestione centrale. D’altronde non sono forse queste che si sono viste confezionare tre procedure ad hoc per neo dirigenti (una conciliazione e due concorsi con profili fotocopia)?
Appare evidente che una siffatta gestione della cosa pubblica, come anche lo strappo di una accelerata neo ristrutturazione di due unità senza la dovuta e adeguata informazione preventiva, senza alcuna semplificazione e alcun criterio selettivo, con tanto di “regalia” (com’è la figura inventata di Direttore Aggiunto di una unità a meno di due mesi dalla scadenza del mandato commissariale) appare non solo inadeguata ma anche dannosa. Il governo non dovrebbe limitarsi ad annunciare provvedimenti che poi vengono fatti slittare e riaprire diatribe interministeriali sull’ENEA. La FLC CGIL denuncia questa deriva gestionale senza controlli e senza verifiche contro l’interesse pubblico e contro quelli che paiono essere gli orientamenti governativi sul tema della riforma della Pubblica Amministrazione.