A marzo saranno in pagamento gli arretrati contrattuali scaturiti dalle tabelle d'equiparazione per il passaggio nel comparto egli Enti Pubblici di Ricerca e si chiude così positivamente la querelle che si era aperta sulla questione.
La FLC CGIL in particolare aveva insistito motivatamente che su prestazioni aggiuntive ed effettive non si potevano operare conguagli in negativo. Prendiamo atto che l’Enea, coadiuvata dall’ufficio, legale ha convenuto su questa interpretazione.
Si è voluto invece conguagliare a partire dal mese di giugno l’indennità di sede, che già per decisione unilaterale e in aperta contraddizione con quanto sottoscritto il 18 luglio era stata sottratta alla retribuzione in attesa di nuova impostazione degli importi. In particolare la misura decisa unilateralmente dal vertice Enea danneggerà immotivatamente i colleghi del Brasimone, colpevoli di operare con la neve, senza servizi aziendali, in un centro sperimentale e non al centro di Roma.
Si moltiplicano, poi, le segnalazioni di disfunzioni della Caspie, nonostante il recente comunicato rassicurante Enea circa un loro superamento. Siamo peraltro nelle vicinanze della dichiarazione dei redditi. Si è convenuto, quindi, che l’Enea attivi un proprio incaricato come interfaccia con la Caspie, nell’attesa di riflettere per tempo sulla convenzione in scadenza quest’anno.
Nel frattempo siamo stati informati, solo durante l’incontro, dell’uscita della circolare sulle missioni e il mezzo proprio. È stato sottolineato che la l’impostazione si rifarebbe, come da noi richiesto, alle modalità previste nel Cnr. Non resta che leggerla attentamente.
La vera sorpresa negativa è il buio pesto sulle applicazioni contrattuali previste. Si ripropongono modalità di calcolo delle risorse per i trattamenti accessori che si rifarebbero ancora alla storia complessiva dell’ultimo decennio Enea, tali da produrre saldi negativi con le risorse necessarie alle applicazioni contrattuali convenute. Inoltre si continua a ignorare che il contratto è stato firmato il 30 dicembre 2010 e quindi, come del resto era stato appositamente previsto, al 31 dicembre 2010 ci si dovrebbe considerare già a tutti gli effetti come Epr. Invece l’Enea dichiara che non è al momento in grado di onorare l’accordo di luglio, mentre sugli anticipi di fascia sembra rimangiarsi l’apertura che era stata fatta. Ci auguriamo un ravvicinato e convincente ripensamento di queste posizioni.
Per le assunzioni si è solo a conoscenza che la relativa pratica è alla prima firma ministeriale. Ci augura che dopo il tormentone della circolare 2011, dopo quello sulla dotazione organica, adesso non cominci quello burocratico-ministeriale, magari per fare cassa facendo passare altri mesi.