Ci risiamo! Venerdì 16 luglio u.s. il Governo ha disposto l’ennesimo commissariamento dell’ENEA, epilogo annunciato di un lungo braccio di ferro fra i vertici istituzionali che ha paralizzato le attività dell’Ente ed ha ingenerato confusione e smarrimento nei suoi lavoratori.
Ma, a parte le ineccepibili referenze del Commissario Straordinario prof. Luigi Paganetto (Preside della Facoltà di Economia dell’Università di Roma-Torvergata nonché Presidente del CEIS e della Commissione Energie Rinnovabili dell’Autorità per l’Energia e già vice Presidente del CNR nel 1996), non ci sembra che ci sia nulla di nuovo sotto il sole: vengono nominati sub-commissari due membri del CdA uscente (Corrado Clini, direttore generale del Ministero dell’Ambiente, ed il leghista Claudio Regis) protagonisti del durissimo scontro fra il Presidente ed i Consiglieri di Amministrazione, soprattutto sulle scelte strategiche e sui programmi di ricerca, nonché esponenti con acclarata etichetta politica.
Una conferma della miopia di questo governo nei riguardi della ricerca pubblica: tagli indiscriminati delle risorse, blocco delle assunzioni, depauperamento di competenze strategiche, hanno ridotto l’ENEA ed i suoi 3300 dipendenti in uno stato di frustrazione professionale e di profonda incertezza per il loro futuro (basti pensare al fatto di avere un Contratto di lavoro scaduto da 43 mesi e ad una riforma largamente inattuata).
Poiché si fa un gran parlare di innovazione e ricerca, riteniamo che l’ENEA sia pienamente titolato a ricoprire in questo ambito un ruolo di primo piano grazie alle sue notevoli competenze interne; per questo è indispensabile che venga al più presto ripristinata una “normalità” amministrativa e gestionale dell’Ente, affrontando subito il rinnovo contrattuale (con l’obiettivo dichiarato di transizione verso il Comparto degli EPR, prevedendo anche risorse economiche aggiuntive per un equilibrato reinquadramento di tutte le figure professionali) e varando un piano straordinario di assunzioni per dare risposte concrete al precariato.
Da questo punto di vista valutiamo negativamente anche il ricorso a successive proroghe della struttura organizzativa, perchè si è rivelato scarsamente funzionale al raggiungimento degli obiettivi programmatici e soprattutto poco trasparente nella gestione degli incarichi, disattendendo così i dettami dello stesso DLgs 257/2003 di riforma dell’Ente.
Auspichiamo, infine, che la fase di commissariamento abbia termine il prima possibile con la nomina di un Presidente e di un CdA e che si possa riavviare una stagione di corrette e trasparenti relazioni sindacali
Roma, 18 luglio 2005
La Segreteria Nazionale Il Coordinamento Nazionale ENEA