Importante assemblea il 6 novembre nel centro ENEA di Bologna. Non si è parlato solo di accordi integrativi e delle priorità di interesse collettivo che la FLC pone al centro delle richieste in vista del prossimo incontro nazionale del 15 novembre. Si è parlato anche dello sciopero generale che ha come obiettivo quello di modificare profondamente una legge di stabilità che poco e nulla prevede per l’equità sociale e per la ricerca pubblica ormai al collasso.
Per l' ENEA, grazie anche all’iniziativa di tutta la CGIL il governo ha annunciato in tempi brevi il decreto a lungo atteso per la fuoriuscita da un quadriennale commissariamento. Con questo obiettivo la proroga al commissario prima annunciata in nove mesi è stata ridotta a tre mesi. Tuttavia non abbiamo ancora segnali evidenti che si voglia o si riesca a chiudere nei tempi previsti il percorso auspicato. Non solo, ma in questo periodo, nonostante l'evidente assenza di un mandato istituzionale, continuano nomine e la moltiplicazione di caselle. Si rileva ancora l’assenza di ogni riferimento a procedure congrue e trasparenti, così come le elargizioni di esosi compensi stridono con la politica di tagli continui alle attività e al personale. Ci sono tutti i motivi per sottolineare critiche fondate e riprendere l’iniziativa.
Di seguito la mozione approvata dall'assemblea.
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Inoltre l’assemblea mette in evidenza i seguenti punti.
Per questo critichiamo le ipotesi di nuove nomine (circolare del 22 ottobre) giustificate con la scusa che le recenti nomine “pilotate” di dirigenti libererebbero risorse. Queste recenti nomine con relative indennità in realtà non hanno affatto liberato risorse, anzi hanno costituito un aggravio ulteriore di bilancio, in una situazione di nuovi pesanti tagli ai centri, alle attività, al personale (vedi la recente odiosa decurtazione del pasto a mensa).