Finalmente, dopo il CDA ENEA di fine febbraio, l'incontro su fabbisogno 2018-2020 con un piano di assunzioni importante, anche se inferiore alle attese, e soprattutto ci si attende, in un clima di confronto, decisioni in coerenza con l'applicazione della Madia in tema di soluzioni per il lavoro flessibile. Quindi ci aspettiamo la definizione della lista dei Td che hanno i requisiti previsti dalla Madia e la relativa data di stabilizzazione. Per la FLC CGIL è importante anche il cosiddetto comma due che riguarda gli assegni di ricerca, i quali con tre anni di attività acquisiscono il diritto alla riserva sulle prossime procedure concorsuali 2018.
Ovviamente nell'ambito dei TD si deve tenere presente che già si è conclusa l’applicazione della procedura riservata a chi aveva maturato i requisiti previsti da precedenti normative (125 del 2013) e si deve aggiungere la necessità di procedure concorsuali prima della stabilizzazione per alcune tipologie. Infatti il meccanismo di stabilizzazione avviene a parità del profilo formalmente posseduto che non coincide però, per un gruppo di ricercatori, a causa di discutibili decisioni di inquadramento, con quello che corrisponde con le attività effettivamente svolte, come d'altra parte recita il codice civile. Quindi si tratta di procedure concorsuali idonee a garantire che la stabilizzazione avvenga con un sotto inquadramento.
Ma a parte per questo gruppo di TD non è condivisibile accelerare le procedure concorsuali già previste nel 2017, ma superate di fatto dalla Madia nel frattempo intervenuta, allo scopo di anticipare un diritto alla stabilizzazione che dovrebbe avvenire al 1 settembre 2018. Inoltre questo creerebbe disparità con i tecnici amministrativi che saranno stabilizzati senza dover ricorrere a inutili procedure concorsuali. Infatti il TAR ha operato per queste tipologie una sospensiva delle procedure concorsuali, le quali quando verranno riattivate saremo già in data utile per le stabilizzazioni
La FLC CGIL si augura che venga pubblicato pertanto l'elenco nominativo degli stabilizzandi, anche per evitare appigli strumentali a chi ancora con spirito provocatorio vorrebbe negare legittimità al diritto degli stabilizzzandi a partecipare pienamente nel prossimo rinnovo delle RSU. Inoltre occorre anche l’elenco dei circa 40 assegnisti che hanno i requisiti alla riserva.
Per quanto riguarda il piano di fabbisogno relativo 2018 questo prevedrà alcune procedure concorsuali o alcuni scorrimenti rispetto alle procedure del 2017.
Ovviamente, risolta la questione dei TD, si dovrà prevedere una attenzione per gli assegni di ricerca, a prescindere dai centri dove si opera da anni. In ogni caso occorre considerare due attenzioni particolari. La prima è l'assenza di tecnici di laboratorio che divenendo cronica, e addirittura vi sono officine specializzate che rimangono chiuse e i tecnici devono suddividersi tra più laboratori. La seconda priorità è un riequilibrio territoriale. Vi sono centri di media dimensione che nell'ambito del budget 2017 hanno avuto solo l'1% di assegnazione. Questo vale in particolare per i centri meridionali ma anche per alcuni centri del nord. Anche le nuove sedi, come Torino o Palermo, o le sedi quantitativamente minori, ma particolarmente specializzate, hanno bisogno di una attenzione per il 2018 se si vuole scommettere sul futuro dell'ente sul territorio nazionale superando una esasperata centralizzazione che ha caratterizzato la gestione di questi ultimi anni.