Ci giunge notizia dai vari centri Enea che decine di colleghi, titolari di assegni di ricerca in scadenza o scaduti, sono stati trattati con la logica del silenzio diniego.
Nonostante i loro tutor si siano attivati per tempo a reperire le risorse, a compilare schede, a certificare attività, a esprimere la necessità di mantenere la collaborazione con questi colleghi, gli uffici preposti hanno scelto di ignorare le pratiche di rinnovo, senza preoccuparsi neanche di avvertire gli interessati.
Ci chiediamo se trattasi della logica del "25% non merita" di brunettiana firma, applicata impropriamente in Enea senza neanche definire procedure trasparenti, o se questa "procedura" nel trattare il personale, gli assegnisti e i loro referenti interni, segni l'inizio del nuovo corso.
Roma, 7 ottobre 2009