Smentendo persino gli impegni presi formalmente con due risoluzioni in Parlamento nella Commissione Attività Produttive della Camera e condivise dallo stesso governo, nonché i reiterati e rituali richiami al ruolo della ricerca, nonché i solleciti della stessa Corte dei Conti, il Ministro dello Sviluppo Economico, ha optato per una ulteriore proroga addirittura di 6 mesi del commissariamento del secondo ente di ricerca pubblico italiano: l’ENEA.
Un'infrastruttura strategica per l’Italia, che presidia i settori dell’energia, ambiente e dello sviluppo sostenibile, giace in stato di sostanziale abbandono con grave danno per l’intero paese oltre che per le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente.
L’ENEA, commissariato dal 2009 (ministro Scajola) sarà così commissariato per l’inaudito periodo di 4 anni e nove mesi. Le motivazioni che sembrano evidenziarsi in questo nuovo sconcertante rinvio sono quelle che demotivano di più nell’attuale situazione del paese. Parliamo di quelle logiche che in gergo semplificato si fanno ricondurre a pratiche da prima repubblica, con tanto di veti e controveti, anziché procedere con procedure trasparenti e finalizzate a valorizzare l’eccellenza scientifica.
La FLC CGIL non ci sta a rassegnarsi ad un lento declino. Martedì mattina 4 febbraio, dalle ore 10, a Piazza Montecitorio, si terrà un'iniziativa di protesta ma anche di sollecitazione alla politica ad uscire in fretta con soluzioni coerenti e di qualità. Per l’ENEA non chiediamo privilegi o corsie preferenziali, ma solo che sia messo in condizione di operare, senza nuovi tagli, mentre si rischia di perdere colpi nel momento in cui gran parte dei programmi futuri in ambito europeo necessiteranno di nuove modalità di approccio con sinergie e coordinamenti.
Non avere una governance all’altezza, non avere un Consiglio scientifico, non avere sistemi di valutazione trasparenti in tutte le nomine anziché metodi da investitura, non avere una gestione funzionale ma piuttosto una ridondante e lottizzata, significa pregiudicare anche le possibilità future.